CESENATICO 2013

Quando ci si appresta a partire per un torneo oltre i confini regionali come quello di Cesenatico si mettono in valigia delle certezze quali la passione per la pallavolo, la volontà di divertirsi grazie alla convivialità con il gruppo, facendo esperienza a livello umano oltre che sportivo, e l’ impegno da parte di tutta la spedizione a ben figurare e rendere quindi un buon servizio alla Società di appartenenza.

Al momento di preparare le valigie per il ritorno, oltre a un po’ di sana malinconia per l’ avventura che volge al termine, ci sono sempre più sensazioni da inzeppare in valigia rispetto all’ andata.
Per quanto ci riguarda siamo tornati da questa breve ma intensa trasferta con molte certezze ; su tutte la scoperta di uno sport “minore”, il ping-pong, che tutti ha appassionato, con Betta, la nostra allenatrice in seconda dell’ under 12 e 13, indomita organizzatrice di estenuanti tornei aperti ad atleti, dirigenti e allenatori.

Sfide in realtà sovente disertate in favore della seconda che ha contraddistinto e contagiato la permanenza dei maggiorenni del Labico volley : lo spritz, il caratteristico aperitivo diffuso nel nord Italia, composto da Aperol, prosecco, acqua tonica, scorza d’ arancia e ghiaccio, che tanta lievità ha donato nelle umide sere di Cesenatico.


L’ umidità e il ciel plumbeo minacciante pioggia, arrivata poi soltanto al momento della partenza, non hanno impedito alla comitiva, nel pomeriggio del primo giorno, una salubre passeggiata sulla spiaggia alla ricerca di conchiglie.
Le nostre due squadre, under 13 e under 16, hanno vissuto le giornate un po’ da “separate in casa” a causa del calendario del torneo, che stabiliva le gare della prima alle 8.45 nella mattinata e nel primo pomeriggio, mentre quelle della U16 in tarda mattinata e più tardi anche le pomeridiane.

Il gruppo si ricongiungeva comunque in occasione dei pasti, nelle serate danzanti organizzate nel villaggio e nelle occasioni speciali, come il compleanno di Roberta, la giocatrice dell’ U13 della quale, nella serata di venerdì, sono stati adeguatamente festeggiati gli 11 anni con un party a sorpresa in stanza.

Un altro gravoso impegno di protocollo a cui, per fortuna, solo allenatori e dirigenti hanno dovuto presenziare è stato, nella serata di giovedì, il consueto rinfresco offerto dagli organizzatori, a base di prodotti locali, integrati dalle specialità che ogni società ha portato dalla zona di appartenenza (Riziero ha omaggiato l’ Emilia di un prodotto da tutti molto apprezzato, la porchetta). E così, tra frittura di pesce, salumi e formaggi di tutti i tipi, dolci e vini di ogni regione d’ Italia, e persino mele del Trentino, apprezzate dai più salutisti, ci siamo prodigati con grande spirito di abnegazione fino a tarda notte, per non urtare la suscettibilità dei promotori dell’ iniziativa, a degustare ogni portata presente, pur mal volentieri.

Per quanto concerne l’ esito strettamente agonistico ottenuto dalla nostra truppa possiamo dire che l’ U13 ha sicuramente pagato il fatto che la quasi totalità della squadra partecipava per la prima volta ad un torneo articolato su due gare giornaliere, immersi nella frenesia delle partite in simultanea su altri 4 campi di gioco, tra urla delle tifoserie, fischi (e gesti…) arbitrali che hanno gettato nella confusione (quando non nel panico) le nostre ragazze che non sono riuscite ad esprimersi ai loro abituali livelli, perdendo tutte e 4 le gare.

Inoltre almeno un paio delle squadre erano oggettivamente più forti fisicamente, in quanto più grandi di età e anche tecnicamente molto valide. Ci rifaremo l’ anno prossimo, con centimetri ed esperienza in più…

Diverso il discorso per l’ U16 che, eccettuato il mezzo passo falso nella prima partita, persa per 2 set a 1, dopo aver avuto un match-point nel secondo, grazie anche ad un arbitraggio discutibile (non tutti i giudici di gara possono essere ai livelli di quello portato da Labico), inanellava tre netti successi nelle partite successive, di cui l’ ultimo di “caratura internazionale”, conseguito contro una ben attrezzata squadra spagnola, che ha dovuto tuttavia soccombere allo strapotere delle nostre ragazze.

Purtroppo solo una sfavorevole combinazione dei risultati delle altre gare del girone non ha permesso loro di accedere alla fase finale del torneo, in cui sicuramente, sulle ali della crescita agonistica e dell’ entusiasmo, avrebbero detto la loro.

Anche per loro bene così, e l’ anno prossimo un po’ di fortuna in più…

La mattina prima della partenza, lasciate le stanze e caricati i bagagli, il gruppo si è ricompattato per assistere alle finali maschili, tra le quali si spiccava quella dell’ under 17, che vedeva impegnata una squadra di Mosca, a conferma della caratura del torneo. Ma, per inciso, a vincere senza problemi è stata poi la compagine italiana…

E poi via, verso casa sotto la pioggia che ci ha accompagnato incessante per tutto il viaggio di ritorno, ma che, per la maggior parte dei passeggeri, non ha fatto altro che cullare il sonno ristoratore, dopo quattro giorni intensi a livello umano e sportivo. E poi a casa aspettano l’uovo di Pasqua e la colomba, l’ orizzonte è comunque sereno.

Un’ esperienza da ripetere, tutti, anzi qualcuno in più, la prossima stagione.